martedì 22 luglio 2014

IL SENSO DEL TEMPO



Con il tempo ci so fare: ci diamo del tu.
45 anni oggi. Trascorsi con il naso incollato al cronometro.
Nel mondo delle corse contano solo i millesimi di secondo. 
Ne basta uno in meno per stare davanti a tutti. 
In quello della televisione l'unità di misura sono i secondi. 
Se al tiggì ti danno al massimo 1'10", in quel tempo ci devi far stare tutto: raccontare il fatto, infilarci le interviste. E se alla fine hai chiuso a 1'20,
dieci secondi sono superflui, devi riuscire a limarli. Non ce n'è!
Se sei in diretta e dalla regia ti dicono di chiudere in 30" devi selezionare il meglio di ciò che puoi dire, senza sforare. 
Sarà per questo che il mio tempo ho imparato a gestirlo molto bene, senza alcuna ansia. Il cronometro non mi mette angoscia, per nulla. Ci convivo benissimo e so alla perfezione come sfruttare al meglio ogni secondo senza perderne il controllo.
Non ragiono in ore, giorni, anni. Ma in secondi, decimi, millesimi.
Il tema per me non e' dunque il tempo che scorre, le rughe che aumentano, ma quello che ci faccio, come posso ottimizzarlo. Per questo ho deciso di dedicarmi a riempirlo solo di ciò mi fa stare bene, di selezionare le emozioni da vivere, i luoghi e le persone con le quali condividerle.
Il tempo e' una dimensione interiore. Il segreto per non subirlo e' non rincorrerlo. 
Non servirebbe a nulla se non a sprecarlo.

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