domenica 29 gennaio 2017

ALLARGARE GLI ORRIZZONTI





Chiunque sia riuscito a  scalare marcia  rivela che faceva qualcosa con passione e con consapevolezza: era pronto a grandi sacrifici, a grandi rinunce ma non aveva identificato il proprio lavoro con se stesso. L’importate è il cammino, non la meta. Facile identificarsi con essa e una volta raggiunta. Facile fermarsi lì.
In una confort zone dove tutto ciò che facciamo è un automatismo che per quanto impegnativo garantisce il successo. Che alla fine diventa una droga. La curiosità invece è la vera droga di chi sceglie il cambiamento e capisce che la strada è terminata, la meta raggiunta e può ricominciare da capo incamminandosi su un altro sentiero. Anzi non  vede l’ora di iniziare il nuovo cammino, non sta più nella pelle. Perché la curiosiotà è la molla che spinge il cambiamento.

Così, all’improvviso il nuovo cammino appare a chi vuole vederlo e l’orrizzonte si allarga. E solo allora si capisce che eravamo noi a restringerlo.

sabato 7 gennaio 2017

BE MORE WITH LESS

In studio, a Pole Position, Raiuno 2009

Grenoble, dicembre 2013: diretta dall'ospedale dove è ricoverato Michael Schumacher 

Ho lavorato molto e speso troppo.

Ho speso troppo tempo della mia vita adulta stanca, stressata, arrabbiata. Ho sempre pensato di aver bisogno di qualcosa in più per essere felice senza accorgermi che il segreto era la strada opposta: avere meno. Meno aspettative, meno rincorse, meno ambizioni, meno denaro, meno cibo, meno abiti, meno cose inutili. 

Quando inizi ad alleggerire il tuo bagaglio fai spazio a più risparmi e meno spese, più salute e meno stress, più piaceri e meno doveri.Il benessere entra a far parte della tua vita, come per magia.

L’ho sperimentato nel 2014, in 6mesi di aspettativa dal lavoro. Un lavoro che ho amato moltissimo: mi ha portato a viaggiare per il mondo, a conoscere ed apprezzare la diversità, a capire che la vita è un dono, il tempo è un bene prezioso e non ne va sprecato neppure un minuto finchè si è in salute, perché non si sa quanto durerà. E' allora che ho iniziato a scalare marcia e a cambiare rotta.

Il 31 dicembre 2016 ho dato le dimissioni rinunciando al posto fisso, al prestigio del mio ruolo di inviato al TG1, alla carriera, al lavoro che amavo. La mia prima vita , a 47 anni, si era conclusa. Con moltissime soddisfazioni e zero rimpianti. Una seconda mi stava aspettando: con un meno davanti che aggiunge invece che togliere.

Avere poco ( e non parlo solo di denaro) ma essere molto: volendo si può.